Vajrasana
Vajrasana: la “posizione del fulmine”.
E’ una parola composta dal sostantivo asana, “posizione” e dal sostantivo vajra, tradotto in genere come “fulmine”, ma anche come “diamante”, l’elemento indistruttibile per eccellenza: lo yogin, fermo e stabile quando assume questa postura, mantiene infatti il dominio di sé imperturbabile e incorruttibile come lo è il diamante.
Il termine ha però in origine un significato sessuale in quanto deriva presumibilmente dalla radice vaj– dalla quale, oltre alla parola vajra che letteralmente indica ciò che è di per sé duro e possente, deriverebbero in sanscrito anche l’aggettivo ugra, “potente” con allusione alla carica sessuale (non a caso tale aggettivo ricorre spesso come nome di Shiva), il sostantivo ojas, “forza”, ma anche “potere”, “energia”, “vitalità” (confronta a tale proposito il greco aughè, “raggio” di sole o di luce, simbolo della vitalità per eccellenza), il sostantivo vaja, anch’esso inteso analogamente nel senso di “forza”, “vigore”.